10 dicembre 2024
Tingwang Shi, Qiong Wu, Zesong Ruan, Zhiyuan Luo, Wenbo Wang, Zhao Guo, Yihong Ma, Xin Wang, Guangyu Chu, Han Lin, Min Ge, Yunfeng Chen
La copertina di questo numero di Scienza avanzata È "Risensibilizzazione dei β-lattamici mediante la riprogrammazione del metabolismo delle purine nella variante a piccola colonia per il trattamento dell'osteomielite" pubblicato da Il professor Chen Yunfeng dal Sesto Ospedale Popolare affiliato alla Facoltà di Medicina dell'Università Jiao Tong di Shanghai e Dott. Ge Min presso l'Università di Hong Kong.
Contesto della ricerca
La variante a piccole colonie (SCV) è un sottogruppo batterico speciale strettamente correlato alla persistenza della resistenza agli antibiotici e all'osteomielite. Tuttavia, l'instabilità fenotipica intrinseca della SCV ha sempre ostacolato lo studio approfondito del suo meccanismo patogenetico. Questa instabilità della SCV rende difficile per gli scienziati studiarne stabilmente le caratteristiche in condizioni di laboratorio, limitando così la comprensione completa della sua resistenza e patogenicità.
Significato della ricerca
Questo studio ha isolato con successo ceppi di SCV fenotipicamente stabili da campioni clinici, fornendo materiali sperimentali stabili per uno studio approfondito del meccanismo patogenetico e della farmacoresistenza di SCV. Attraverso un'analisi multi-omica, lo studio ha scoperto che l'elevata farmacoresistenza di SCV è correlata a cambiamenti nel suo percorso metabolico purinico, in particolare a causa di mutazioni nel gene dell'ipoxantina fosforibosiltransferasi (hpt). Questa scoperta offre una nuova prospettiva per comprendere il meccanismo di farmacoresistenza di SCV.
Questo studio ha dimostrato in modo innovativo che la lonidamina, un inibitore del metabolismo energetico cellulare, può ridurre efficacemente la resistenza del SCV agli antibiotici β-lattamici, contribuendo così alla sua eradicazione. Questa scoperta fornisce una nuova strategia terapeutica per il trattamento delle patologie correlate al SCV. È stato inoltre sviluppato un sistema di co-somministrazione di londamina e oxacillina con silice mesoporosa dendritica amino-modificata come vettore. Il sistema ha mostrato elevata efficacia e sicurezza sia in vitro che in vivo, fornendo un solido supporto per l'applicazione clinica.
Prospettive di ricerca
Studi futuri potranno approfondire ulteriormente come le mutazioni del gene hpt influenzino il percorso metabolico delle purine e come questo cambiamento metabolico porti a una maggiore resistenza al SCV. Allo stesso tempo, si potrà anche studiare come la londamina possa alleviare la resistenza al SCV riprogrammando il metabolismo delle purine. Oltre all'osteomielite, il SCV è anche associato a una varietà di malattie infettive. Studi futuri potranno esplorare l'applicazione di questa strategia terapeutica nel trattamento di altre malattie infettive correlate al SCV. Sulla base di una comprensione più approfondita del meccanismo attuale, potranno essere sviluppati nuovi farmaci o terapie mirati alla resistenza al SCV per trattare in modo più efficace le patologie correlate al SCV.
Processo di progettazione della copertina
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